Tota pulchra es Maria
O Maria, tota pulchra es
et macula originalis non est in Te.
Tu gloria Jerusalem
Tu laetitia Israel
Tu honorificentia populi nostri.
Maria, Maria, Maria,
tota pulchra es.
Maria, Maria, Maria
et macula non est in te.
Maria tota pulcha es.

Salve Regina, Mater misericordiae　　　　　　
vita, dulcedo et spes nostra, salve.　　　　　　
Ad te clamamus exules filii Evae,　　　　　　　
Ad te suspiramus gementes et flentes,
in hac lacrimarum valle.
Eja ergo advocata nostra,
illos tuos misericordes oculos ad nos converte;
et Jesum benedictum fructum ventris tui
Nobis post hoc exilium ostende.
O clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria.

あれ！あれ！虹が出ている
さて！さて！虹は美しい
さて！さて！虹がおもしろい。

森も小山も下にみて、
向こうの田から大空の
雲まで届く弓のなり　
誰が掛けたか　虹の橋　誰が掛けたか　虹の橋
赤、黄緑が、紫と
七つの色を並ばせて
空の絵　絹絵　一筆に
誰が描いたか　虹の橋　誰が描いたか　虹の橋
雨の晴れ間にちょっと出て
ようありそうに天と地の時をつなぐ雲の上　
誰か渡るか　虹の橋　誰が渡るか　虹の橋

あれ！あれ！虹が消えてゆく
あの鮮やかないろどりも
しだいしだいにうすくなり
小山のほうはもう見えぬ
誰が消すのか虹の橋

Necessita` dell’anima, degli angeli diletto,
degno non sono d’accogliere Te nel profano petto!
Ma suoni un sol tuo detto
Ah! Si`, Gesu` mio dolce,
e libera l’anima mia sara`!
I pensier nostri radono l’immonda terra stanchi
Puoi purificarli e reggere purificati e bianchi
A chi, se Tu manchi,
a chi la nostra vita, miseri, miseri!
a chi Signor andra`?
Dolce Gesu`, dolce Gesu`!

Sonore sonore ingrossano dei fiumi l’onde,
Protendon gli alberi le onuste fronde,
Maturi i grappoli attende il tino
Per l’aria un brivido corre al mattino.

Discende pallido di clivo in clivo
Il manto vivido del verde estivo
S’addensan nuvole tra rupe in rupe
La valle adombrasi di tinte cupe.

I viali spogliansi dei loro incanti
Di tra i filari volano i canti
I giorni allentano la lor cadenza
L’ore sbiadiscono: e` la partenza!

E` l’ora di partir, e` l’ora di partir!
Ma il cor restio lascia il tuo bel soggiorno
Nido di pace.

E` l’ora di partir, e` l’ora di partir!
E parte col desio dell’ora del ritorno
Nido d’incanti.

Rivede dall’ amiche piante al brezzo
I prati meriggianti
Dolci pendici dall’alpestre olezzo,
Piene d’ombrosi incanti.

Cara chiesetta, in cui canto e preghiera
Sgorgan qual rio montano,
Cara chiesetta, che mattino e sera
Alberghi un canto arcano,

Cara chiesetta, conserva d’anno in anno
L’eco del canto alterno
Di quei che furon, di quelli che saranno
Stretti in amor fraterno.

E lieta un’onda di vita perenne
Sgorga con ritmo pio
Abbraccia il mondo nel fluttuar solenne
Sotto la man di Dio.

Splendi sul lieto colle come un eccelso altare
Culla che a noi richiami tante memorie care
Qui tutto ancor ricorda del sognator la vita
Sotto lo sguardo amabile di mamma Margherita.
Ah, ti conosco e t’amo o umile casetta
Che al nostro sguardo splendi reliquia benedetta
Ah, ti conosco e t’amo o umile casetta
Reliquia benedetta

Corona aurea super caput eius,
Expressa signo sanctitatis.
Gloria honoris et opus fortitudinis.